Sinistra Autonomia FederalismoRipartiamo dalle idee e dai territori
Diritti costituzionali sotto sequestro. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo - Paola Atzeni
Un ringraziamento, un benvenuto e un augurio di buon lavoro ai presenti, sempre confortanti.
I relatori ci indicheranno casi, situazioni, modi, in cui il principio che lo Stato di diritto non è violabile, in quanto principio cardine della democrazia, è invece sotto attacco sia in Italia, sia in diversi paesi europei, come afferma la nota di presentazione dell’iniziativa odierna.
Le intimidazioni verso la Magistratura assai forti nelle vicende del caso Diciotti,con le violazioni e limitazioni della libertà personale di cui si parlerà; le reazioni contro la stampa democraticamente critica; le azioni tendenti a sottomettere all’esecutivo le autorità terze; le minacce di destituire funzionari pubblici al servizio dell’interesse pubblico e non di una parte politica; mettono in luce tendenze antidemocratiche che hanno motivato il nostro incontro. Talitendenze comprendonorelazioni e fatti quotidiani e straordinari, ordinari e istituzionali: come, ad esempio,le violenze fisiche e verbali contro gruppi minoritari o più deboli (stranieri e omosessuali, minoranze religiose e donne),espresse esplicitamente nelle manifestazioni delle destre estreme e in tanti episodi della vita quotidiana; i disegni di legge per un ritorno alla famiglia patriarcale o sottomessa ad autorità esterne, e contro l’autonomia delle decisione delle donne per l’interruzione della gravidanza.
Avremo,dalle relazioni e dagli interventi previsti,elementi di conoscenza e di analisi, di approfondimento e di elaborazione, sul fatto che l’indebolimento dello Stato di diritto non riguarda solo l’ordinamento giuridico e certe relazioni istituzionali, ma tocca congiuntamente anche l’indebolimentodelle soggettività individuali, e anche la nostra stessa soggettività, a vari livelli della nostra umanità.
Il rischio maggiore del nostro tempo, in tutta evidenza,è l’assuefazione da parte dei cittadini all’indebolimento dello Stato di diritto e, insieme, all’indebolimento dei loro stessi diritti.
Le complesse relazioni statutarie sonogeneralmente studiate dagli specialisti in ambito giuridico e nella filosofia del diritto, ma interessano anche altre discipline. Tali relazioni incrociano in certi modi, ad esempio, l’antropologia delle tecniche di Bruno Latour che nel 2002 pubblicava La fabrique du droit. Une ethnographie du Conseile d’État./i< Attraversano inoltre gli studi di antropologia giuridica di Alain Supiot, pubblicati nel 2005, sull’Homo juriducus. Essai sur la fonctionanthropologiquedudroit. Trascuro, per varie ragioni e specialmente per brevità, opere di antropologia filosofica di vari autori come Jacques Derrida con il suo In forza di legge (1994), Giorgio Agamben con il suo Stato d’eccezione (2003) e altri di Arjun Appadurai(2005, 2011) sulla violenza e sulla democrazia profonda, per quanto prossimi ai temi in discussione.
Tuttavia, rispetto all’ampliamentodell’orizzonte degli studi che ho richiamato indicativamente, il versante del pubblico dibattito democratico sull’indebolimento dello Stato di diritto non appare adeguatamente ampio e approfondito, mentre pare diffondersi la percezione che fra costituzione formale e costituzione materiale si apra attraverso violazioni, disapplicazioni, inapplicazioni legislative- una frattura che riguarda il campo sempre aperto e rischioso delle involuzioni democratiche. Qui stanno ulteriori ragioni del nostro incontro.
Auguro a tutti un buon lavoro: un lavoro attivo e dinamico.
Un buon lavoro capace di continuare a raccogliere esperienze “a palla di neve”, come tenteremo di fare offrendo la conoscenzadi particolari casi attraverso vari interventi. Auguro un buon lavoro capace non solo di chiamare e valorizzare varieesperienze di democrazia profonda, ma anche di portarsi in vari luoghi, scuole e università specialmente, per continuare a coltivare e far fruttificare il nostro impegno democratico specialmente con le giovani generazioni.
Promemoria Diciotti
avvistamento 14 agosto 2018, fermo il 20 al porto di Catania, sbarco 26 agosto 2018
177 migranti, 137 allo sbarco finale
29 erano minori non accompagnati, autorizzati allo sbarco il 22 agosto, e 13 adulti sbarcati autorizzati per ragioni sanitarie
La voce migranti occulta sia catalogazioni sia identità storico-culturali: 23 identificati come irregolari, i rimanenti tutti classificati per provenienze non distinguono fra le nostre responsabilità coloniali come nel caso degli Eritrei, paese non in guerra in cui Amnesty International ha rilevato un restringimento dell’agibilità politica e altri paesi in guerra o in povertà: 130 dall’Eritrea colonizzata dall’Italia a partire dal 1882, 2 dalla Siria 1 dal Bangladesh. 1 dall’Egitto, 1 dalla Somalia altra ex colonia italiana, 10 dalle isole Comore. Occulta che sono stati detenuti, torturati, vittime di estorsioni.
Violazione della Convenzione Europea dei Diritti Umani (CEDU)
Violazione della Costituzione Italiana Art. 10 e 13
Violazione del diritto costituzionale italiano, del diritto comunitario e internazionale
La maggioranza degli Italiani (61%) ha condiviso l’operato di Salvini, il 26% è stato contrario
Cagliari, 25 ottobre 2018