Sinistra Autonomia FederalismoRipartiamo dalle idee e dai territori
Girando per la mia normale attività della Fondazione in diverse realtà dell’isola e guardando molto la realtà nuorese mi sono fatto una idea dell’andamento della campagna elettorale.
Sono andato via dal PD ormai da alcuni anni. Mi spinse in quella decisione il degrado politico e organizzativo del partito democratico. Ho nitido il ricordo della fase che precedette le ultime elezioni amministrative. Consegnai al gruppo dirigente provinciale del Pd di Nuoro una mia relazione che evidenziava una forte preoccupazione sullo stato del partito e sul degrado politico e organizzativo di un partito che stava perdendo la sua identità di forza popolare e progressista in preda al peggior delirio correntizio e posi in evidenza le tante fughe nel territorio di tanti nostri compagni e compagne e una impressionante impreparazione a governare con tanti amministratori inventati e frutto di assurde improvvisazioni e di emarginazione dei più bravi.. Chiesi che se ne potesse discutere anche alla presenza del segretario regionale ( allora era Soru).
Forse essendo abituato ad altri segretari regionali notai da subito che nessuno mi disse no, ma quella discussione non si fece. Non mi fu difficile prevedere quanto successe. Perdemmo in tutti i comuni storici della sinistra: Nuoro città, Orgosolo, Mamoiada, Sorgono, Borore, Macomer, Silanus, a Orani il candidato unico del PD non raggiunse il quorum, Siniscola, Olzai, Dorgali.Anche a Gavoi non si riuscì a fare liste. Rimase in piedi di quei Comuni solo Bolotana , perso un anno dopo perché il Pd non ha neanche presentato la lista. Ce ne sono altri. A Dorgali una forza mai vista come i 5 stelle vince le elezioni battendo centrosinistra e centrodestra.
Soru a sconfitta subita mi disse che avevo ragione. Poi continuò con Cucca e Deriu a fare e disfare fino al disfacimento attuale.
Noto con profonda amarezza che le iniziative del PD sono le meno partecipate di tutte. Tutte. In 3 giorni questa è stata la sequenza: Di Maio 1500 persone, Autodeterminazione 350 persone , l’assemblea del PD 200 con una somma di tante rappresentanze delle correnti. Nessun dirigente nazionale e o regionale non candidato si è fatto vivo. Solo i candidati, a volte ai più sconosciuti. Domani 23 Febbraio Di Battista sarà presente a Oliena e a Dorgali che sono dopo Nuoro e Macomer i centri maggiori. Un aperitivo democratico organizzato i giorni scorsi dal Sen. Cucca è stato un fallimento. Non ho visto manifesti del centrosinistra e della sinistra da nessuna parte: gli unici sono quelli di Potere al Popolo. Li metteranno forse alla fine.
Nella città di Cagliari a parte l’iniziativa organizzata da Zedda e Uras al teatro Massimo non si è visto altro. Ieri Rossi e i prossimi giorni Cofferati in via Emilia.
Sarà che sono uno che campagne elettorali ne ha organizzato tante: ma non vedere nessuna iniziativa tra la gente vera evidenzia il distacco dalla realtà che impressiona. Il lavoro tra la gente semplicemente non esiste. Ma non esiste perché non c’è gente che lo fa. Quello che una volta chiamavamo il corpo del partito fatto di militanti, di dirigenti, di sezioni. I circoli del PD sono ambienti ristretti a volte non gradevoli e sempre impegnati in conte perenni.
Sono stato a Carbonia a un incontro sui rapporti con la Fondazione. Si coglie il livello di scoramento tra i dirigenti: il segretario provinciale mi ha detto: non ho capito tante cose e soprattutto che del Sulcis nei collegi non ci sia nessun candidato del PD. Mi ha detto testualmente così. Poi è vero che ad Iglesias c’è stata una buona iniziativa , credo con Calenda i giorni dopo la chiusura della vertenza ALCOA.
Ho citato Carbonia e Nuoro , due realtà significative. Fa uno strano effetto che il PD e il centrosinistra a Cagliari sia rappresentato com’è rappresentato nelle candidature.
Nuoro la provincia più ulivista d’Italia è in uno stato di crisi profonda che sembra senza uscita.
Vedo seriamente il rischio e la concreta possibilità di un PD terzo e di un centrosinistra pesantemente ridimensionato. . Ma terzo con un risultato molto deludente. Conta anche come si perde. Pesa , inutile nasconderlo, un giudizio fortemente negativo sul governo della Regione. Poi le politiche un anno prima delle regionali a noi hanno sempre insegnato mote cose: era l’anno di più intensa attività politica nei territori. Ma era un’altra storia. Quella di oggi mi sembra una brutta storia. I 5 stelle imperversano con gruppi spontanei un po’ ovunque. A Nuoro vedo la destra che per la prima volta crede concretamente nella possibilità di centrare un risultato.
LEU fa uno sforzo ma è una forza gracile sul terreno organizzativo e politico e somma al suo interno contraddizioni e sigle attaccate in pochi mesi. Non so se in Sardegna sia in grado di raggiungere un risultato degno di nota. La vedo in salita.
Mi ha colpito in questi giorni la partecipazione la presenza alle tante iniziative territoriali di Autodeterminazione. Non condivido nulla ma è evidente che c’è un fermento e una partecipazione. Ci vedo tanti e tante delusi che raccolgono un messaggio contro i partiti nazionali in una campagna di assemblee e di messaggi propagandisticamente centrati. Sono quelli che un po’ sorprendono. E’ evidente che loro giocano una scommessa in vista delle regionali. Se il risultato sarà positivo , sia pure non eleggendo, saranno più motivati per la battaglia per le regionali. Quella è la loro sfida. Però ci vedo pezzi di elettorato popolare e colto. Non sono in grado di azzardare nessuna ipotesi ma prevedo ch questa forza possa rappresentare una sorpresa.
Credo che le elezioni segneranno in Sardegna un pessimo risultato. Questo mi sento di vedere e di segnalare alla vostra attenzione perché sono convinto che qui più che altrove ci sia tanto da ripensare anche riprendendo importanti filoni della nostra elaborazione di forza autonomista e distinta. Non so come e non so cosa dovremo fare , ne dovremo riparlare dopo le elezioni. Ma so che di questo c’è un impellente bisogno. Nel PD forse continueranno a consumarsi riti correntizi e a rinchiudersi nelle loro logiche.
Io penso che ne dovremo parlare. Perché la situazione mi appare estremamente difficile e delicata. Scusate la mia rabbia e il mio stato d’animo ma vedo molte cose brutte e storte.
Ghilarza 28 aprile 2018